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Il gelosone di mamma 2


di Promesso
11.05.2022    |    447    |    0 8.7
"Massimo replicò il gioco di ricoprirla di sabbia, stavolta non mi chiese aiuto, ma io complice la sua distrazione mi ci si un telo in vita, e mi abbassa il..."
L' acqua era tiepida.mi tenni un paio di metri indietro a loro, fra le onde mi godevo la vista del suo culetto bagnato e 1000 flashback in mente riemergevano facendomi ricordare quante volte è in quante situazioni avevo fatto bagnare e inculato quel lato b da paura.

Massimo comincio' a schizzare la mamma che gioiosamente stava al gioco, io morivo dalla voglia di avvicinarmi a lei ma non riuscivo a trovare il pretesto.
"Gine aspettami ti ricordo non so nuotare", il colpo di genio mi venne improvvisamente dalla bocca, in realtà era una mezza verità, ma tanto bastò per riuscire a raggiungere 2 obiettivi in un attimo :Massimo si era staccato da lei dimostrando la sua abilità nel nuotare, io finalmente le cingevo i fianchi, apuntellando il mio cazzo duro al suo costume.

La cingevo e intanto ne osservavo l"espressione, conoscevo i suoi occhi che si socchiudono, quei sospiri lievi per evitare di farsi sgamare.. Era eccitata.
Mi distanziai col busto, le mie mani si staccarono dai fianchi e presero piene nel palmo le sue chiappe, lei si chinò impercettibilmente avanti, per non farsi scorgere da Massimo, ma era anche un segnale rivolto a me, di libertà di circolazione.
Massimo nel frattempo era riuscito nuovamente ad attirare la sua attenzione, e voltandosi con il petto verso di me.,riuscii a scorgere i suoi capezzoli irti sotto il reggiseno... Era eccitata da morire, la conferma che se avessi avuto la possibilità avrei continuato.

Massimo si disinteresso 'nuovamente alla madre, rincorrendo le onde che si facevano grandi per poi frantumarsi a riva, io ne approfitta per cingerla nuovamente a me, mentre con la mano destra raggiunsi il suo costume e mi posai sopra la stoffa all' altezza del clitoride, lei reclino 'la testa verso di me e io la feci soffrire ancora qualche istante, poi approfittando della posizione del bimbo di spalle, spostai il suo costume entrando facilmente con due dita nelle labbra della sua fichetta depilata è fradicia.. Lei emise solo un si sussurrando.. Ma proprio in quel momento nuovamente il bimbo la reclamo' per sé.

Il mio cazzo era ormai incontenibile, lei giocando si era messa di spalle e nuovamente si era avvicinata, spostai nuovamente il costume, stavolta gli ficcai subito 3 dita in fica, lei contenne a stento il godimento, mentre cominciai a sditalinarla forte con 3 dita.. Poi decisi di provare il colpo grosso, sott acqua feci calare leggermente il suo costume, quel ta3che bastava per lasciare il suo buchetto del culo proprio alla mia portata, vi girai intorno roteando con 2 dita fuori sulla parete esterna, poi infilati indice e medio nel suo culetto rotto... Godeva senza poter fiatare, e io eccitato godevo ancor di più avendo il rischio di Massimo a pochi metri..
Desistetti nel fare altro in quanto il bimbo voleva uscire.. Lei era paonazza conoscevo quell espressione eccitata a puttanella la mia puttanella.

Guadagnammo la riva, per soffocare i bollenti spiriti, mi distrarsi giocando con Massimo, ma a un reggiseno bianco non Ginevra contribuì nuovamente a farmi eccitare, "dovrei cambiare il sopra del costume perché è fradicio, tanto ho portato il cambio"
Il cambio era costituito da un reggiseno bianco, che avrebbe messo ancor più in risalto i suoi capezzoli duri.
Ma Massimo si oppose, "no mamma non puoi qui c'è troppa gente"
Lei replicò "ma lo cambio in capanna" il bimbo fu inflessibile e lei si rimise seduta pancia sotto.

Massimo replicò il gioco di ricoprirla di sabbia, stavolta non mi chiese aiuto, ma io complice la sua distrazione mi ci si un telo in vita, e mi abbassa il costume, avvicinando i con il cazzo duro alle sue mani distese lungo i fianchi.
Lei lo afferrò e, in maniera lentissima iniziò a segarmi, in maniera impercettibile, avevo voglia di afferrargli il culo ma nn potevo, il bimbo era sempre lì a ricoprire la gamba di sabbia.
Decisi di afferrare il seno di destra rivolto verso di me.,spostai la stoffa dal capezzolo, e lo strinsi fortissimo.
Lei amava che stringessi è lasciassi in continuazione, nel frattempo incurante del gioco di massimo, non riusciva più a contenere il movimento del culo che ondeggia a su e giù.
Il bambino pensava che sua madre tentava di liberarsi dalla sabbia e rideva, in realtà coi suoi capezzoli stretti fortissimo la facevo godere come una troietta senza ritegno.
"Ti prego toccati la fica"
"Va bene" non se lo fece ripetere, sollevò lievemente il bacino per far entrare la mano nella mutanda del costume, e sbirciai che da dietro si vedeva quell ondeggiare.
Venne copiosamente e silenziosamente, io mi godetti quel giorno di mare col gelosone della mamma.
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